facebook twitter
FILM 25/02/2013

Il documentario "Searching for Sugar Man", nominato agli Oscar, è stato girato in parte con un iPhone per mancanza di finanziamenti


Quando il regista debuttante Malik Bendjelloul si imbatté per la prima volta nell'enigmatica storia di Rodriguez, musicista degli anni '70, è scoccata immediatamente la scintilla ed è stato subito amore. Disse alla CNN: "Per me questa è la storia più bella del mondo!" Purtroppo, in breve tempo divenne chiaro che gli investitori non condividevano lo stesso entusiasmo al riguardo, e trovare i finanziamenti per il progetto divenne sempre più difficile. Dopo molti tentativi falliti, Malik finalmente ottenne i fondi dallo Swedish Film Institute, ma anche loro si tirarono indietro dopo due anni. Senza il becco di un quattrino e un progetto incompiuto tra le mani, pensò che era ora di gettare la spugna...almeno finché non notò una piccola applicazione sul suo iPhone al prezzo di un solo dollaro. L’app in questione si chiama "8mm Vintage Camera" sviluppata da Nexio. Filmando con questa app, le immagini acquistano un aspetto retrò, ottenendo effetto analogo a quello che si può dare alle foto usando Instagram.
Malik decise di provarci e fu felicemente sorpreso nel constatare che "in pratica era come un film vero". Usando il suo cellulare, è riuscito a girare le scene rimanenti e a completare "Searching for Sugar Man." Il film, che ha portato a casa il Premo della Giuria al Sundance Festival, ha anche trionfato agli Academy Awards ieri sera, conquistando l'Oscar come Miglior Documentario.

Altri registi in passato hanno usato l'iPhone per realizzare i loro film, come Park Chan-Wook in "Old Boy", un film che ha persino vinto il Grand Prix Award a Cannes. C'è anche un crescente numero di Film Festival per iPhone o Smartphone, come l'iPhone Film Festival e l'IndieFone Film Fest. Ma "Searching for Sugarman" s'impone in assoluto come il primo film nominato agli Oscar girato con un iPhone. L'intraprendenza dà certamente i suoi frutti.


scritto da Anna Kim fonte CNN tradotto da Daniel Bellomo