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Oscar Isaac è il protagonista Llewyn Davis
FILM 05/02/2014

Sulla scia di “A serious men”, i fratelli del Minnesota danno forma cinematografica alla loro passione musicale in una commedia raffinata


Ritrovarsi soli, all'improvviso, dopo che il proprio compagno di esibizioni ha deciso di suicidarsi, essere picchiati a sangue da uno sconosciuto per una battuta di troppo, incontrare sul proprio cammino un artista valido e determinato che può metterti i bastoni tra le ruote. Ethan e Joel Coen tornano sarcastici sul grande schermo e non scelgono una sola di queste sventure per il loro protagonista. In “A proposito di Davis”, Gran Premio della Giuria al festival di Cannes – e film ingiustamente sminuito agli Oscar con due sole nomination (alla fotografia non digitale di Bruno Delbonnel e al missaggio sonoro) –, la regia dei due fratelli di St. Louis Park, Minnesota, mette in scena la metafora di un eterno sconfitto. Il protagonista, Llewyn Davis (Oscar Isaac), è un giovane che si rifiuta di seguire le orme del padre, duro marinaio ormai in pensione, e tenta di raggiungere il succeso nel panorama della musica folk. Peccato che la vita del cantante sembri un'odissea in miniatura, una commedia che mira a puntualizzare le sue disavventure (non poche), una storia ingarbugliata che, solo alla fine, svelerà le proprie coordinate cronologiche, e una spirale in cui prologo ed epilogo mostrano la stessa scena: Davis, chitarra alla mano, si esibisce al Gaslight, uno dei locali del village newyorkese, dove i nuovi talenti cercano di catturare il loro pubblico. Tra malinconia e disincanto, i fratelli Coen, collegandosi idealmente al precedente “A serious men”, di cui viene ripresa la visione sarcastica del mondo esterno, prendono spunto dalla storia di Dave Van Rock, colonna portante della rinascita folk degli anni Settanta, per dar forma cinematografica alla loro passione musicale, e creano una vera e propria via crucis durante la quale tutto e tutti sembrano remare contro il protagonista “sfortunato”: gli amici ebrei che non rispettano la sua arte, il padre che non si commuove quando il figlio gli dedica una canzone, l'amica incinta che gli getta addosso tutto il suo disprezzo, l'amico cantante che si vende all'orecchiabilità dei testi solo per fare successo. Insomma, una disavventura dietro l'altra, in un mondo dove tutto va allo scatafascio e, giunti alla fine, si torna al punto di partenza, ma senza nessun cambiamento, come se tutti gli sforzi fatti fossere stati vani.


scritto da Eleonora Tesconi