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Tuffo tra le vecchie glorie dello star system
FILM 24/03/2016

Il doppio volto di Hollywood e del Cinema, nell''ultimo film dei fratelli Coen


“Ave, Cesare!” di Joel ed Ethan Coen è di un’intelligenza molto fine, come lo sono d’altronde tutti i loro film; considerando poi la cultura dei due fratelli non c’è niente da stupirsi. È evidente il tuffo nella storia del cinema dove si trova di tutto, dal musical, al peplum, al western, al melodramma che i Coen sapientemente mettono in scena nel proprio film ricordando le vecchie glorie della Hollywood del dopoguerra: Eddie Mannix (Josh Brolin) produttore di Hollywood per la MGM (Metro Goldwyn Mayer), Hedda Hopper e Louella Parsons (Tilda Swinton), due giornaliste di gossip della vecchia Hollywood, il regista Douglas Sirk (Ralph Fiennes), la celebre montatrice Margaret Booth (Frances McDormand, moglie di Joel) e gli attori Charlton Heston (George Clooney), Tim Holt (Alden Ehrenreich), Gene Kelly (Channing Tatum), Esther Williams (Scarlett Johansson).
"Ave, Cesare" è un ironica immersione “nostalgica” e non solo nella vecchia Hollywood.
Racconta dei suoi scheletri nell’armadio, ma anche degli evidenti rapporti ambigui tra la fantasia e la vita reale degli attori. Il film va oltre parlando di noi e del presente, del fatto che ancora oggi il pubblico s’interessa ai pettegolezzi che gravitano intorno allo star system, ed è un chiaro messaggio per adulti e ragazzi.
La fabbrica dei sogni può continuare il suo lavoro, nonostante le difficoltà, e noi possiamo evadere dalla realtà scomoda che ci si profila di fronte fatta di astensione dalla fede, di sotterfugi e denaro, quest’ultimo sempre ricorrente nei film dei fratelli Coen e, molto probabilmente, la vera origine dei mali dell’uomo.


scritto da Paolo Fleba