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FILM 23/01/2017

Il capolavoro di Luca Guadagnino rappresenta l'Italia al Sundance 2017.


“È meglio parlare o morire?” questa la domanda centrale del nuovo film di Luca Guadagnino dal titolo “Call Me By Your Name”.
Tratto dall'omonimo romanzo del 2007 di André Aciman, la nuova opera di Guadagnino può andarsi a collocare vicino a recenti capolavori come “Carol” e “Moonlight” mescolando l’arte e l’empatia con cui queste opere mostrano il desiderio represso nei confronti dello stesso sesso.

E` il 1983, "da qualche parte nel Nord Italia". Elio Perlman (Timothée Chalamet, è ancora vergine; un diciassettenne americano il cui padre, una celebrità locale, è un eminente professore specializzato in cultura greco-romana (Michael Stuhlbarg). Abbastanza magro da essere scambiato per un bambino, ma abbastanza sofisticato per essere scambiato per un uomo, Elio è un prodigio musicale multilingue chi è più a suo agio con Bach e Berlioz che con se stesso. Lui sa tutto e niente. Ma è sul punto di ottenere una delle più grandi rivelazioni della sua vita.
Ogni estate il padre di Elio invita uno studente laureato a rimanere alla villa per aiutarlo con le sue ricerche: lo stagista di quest'anno è Oliver (Armie Hammer) ventiquattrenne bello come le sculture greco-romane, arrogante, ansioso, e misterioso. Ben presto i due ragazzi scopriranno di avere in comune moltissime cose. Pathos ed eros si mescolano lungo le scene del film accompagnate da composizioni per pianoforte nervosamente eccitanti e girate con la sensualità incommensurabile della fotografia di Sayombhu Mukdeeprom.

Un guardarsi, accettarsi e poi rifiutarsi; Guadagnino non si sofferma sugli sguardi di un desiderio discutibilmente corrisposto, va oltre. Un film corposo che presenta tutte le sue bellezze al servizio di una semplice verità: più cambiamo, più diventiamo quello che siamo. Un'opera che segue il percorso dei due protagonisti nel loro lungo viaggio interiore alla scoperta di ciò che realmente sono e che il regista cattura nelle scene finali attraverso la malinconia di due persone che cercano di trovare se stessi prima che sia troppo tardi.


scritto da fsn Staff fonte INDIE WIRE tradotto da Mariolina La Torre