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TELEVISIONE 24/03/2015

Per la prima volta l’inchiesta Mani Pulite viene trasposta cinematograficamente


Ispirata alle vicende che hanno segnato in maniera profonda la storia dell’Italia contemporanea, “1992” sbarca su Sky Atlantic. Da un’idea di Stefano Accorsi, con la regia di Giuseppe Gagliardi, la serie tv partirà in Italia, in contemporanea con altri 4 Paesi, il 24 marzo.
Nelle sue 10 puntate vengono mescolate sapientemente realtà e finzione. Tale espediente può essere rintracciato in altri lavori letterari e audiovisivi: ad esempio nei racconti di Don de Lillo e James Ellroy, in "Gomorra" di Roberto Saviano o ancora nella serie tv "Romanzo Criminale".
Le immagini di repertorio si uniscono al flusso narrativo contribuendo a costruire un vero e proprio affresco dell’Italia e della Milano che fu. I personaggi della serie traggono tutti ispirazione dal disfacimento delle vecchie certezze e dal sorgere di nuovi equilibri che caratterizzano il periodo. Essi sono tutti simbolo della “Milano da bere” che crolla sotto i colpi dell’inchiesta giudiziaria di “Mani Pulite” portata avanti da Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo.
Il personaggio che funge da filo conduttore e che ci introduce all’interno di un vero e proprio bestiario umano è Leonardo Notte (Stefano Accorsi), dipendente di Publitalia. Accorsi parlando della sua parte dichiara: “Raramente a un attore vengono proposti ruoli che osano così tanto dal punto di vista morale, etico, fisico. Notte riesce a cogliere le cose cinque minuti prima, non è un caso che Dell'Utri gli dia l'incarico. È un archetipo: viene dai movimenti degli anni Settanta a Bologna, ha creduto in un'ideologia e capisce che non c'è niente in cui credere, va a Milano e si butta nella pubblicità. Niente può fermarlo". La trama procede intrecciando sapientemente le vicende dei vari personaggi. Ognuno è un portato dell’epoca: abbiamo Veronica Castello (Miriam Leone), una soubrette all’affannosa ricerca del successo, Michele Mainaghi (Tommaso Ragno), un industriale travolto dallo scandalo, Pietro Bosco (Guido Caprino), un ex militare e poi politico della Lega Nord, un poliziotto, Luca Pastore (Domenico Diele), e un agente penitenziario, Rocco Venturi (Alessandro Roja).
Le serie targata Sky e coprodotta con La 7 e Wildeside, è stata presentata alla 65^ Berlinale dove è stata apprezzata dalla stampa e acclamata dal pubblico con tre minuti di applausi. L’Hollywood Reporter scrive: “Non si può nascondere che il pilot di 1992 sia un lavoro avvincente”. Complimenti sono arrivati anche dal Frankfurter Allegmeine: “Raramente un Paese ha il coraggio di guardarsi allo specchio come in questo caso”.


scritto da Andrea Ferraro fonte Repubblica.it