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Angelo Pintus, conduttore di Karaoke
TELEVISIONE 02/04/2015

Mediaset resuscita lo storico brand


Lunedì 30 marzo 2015 è ripartito un programma storico della televisione italiana, “Karaoke”.
Il format originale risale agli anni novanta, precisamente al 1992, e trae spunto dall’omonimo dispositivo, inventato negli anni ’70 da un musicista giapponese: l’apparecchio consentiva, a chiunque lo volesse, di poter cantare le canzoni dei propri artisti e cantanti preferiti, grazie ad un testo scorrevole e ad una colonna sonora preregistrata. Il dispositivo ebbe una grande diffusione negli USA per poi diventare un vero e proprio fenomeno mediatico e re dell’intrattenimento in Giappone negli anni ’80 e successivamente anche in Europa.
In Italia la sua consacrazione avviene grazie allo show televisivo itinerante condotto dal 1992 al 1995 da Rosario Fiorello e per una stagione anche da Antonella Elia e dal fratello dello showman siciliano Beppe Fiorello.
Il programma fu cancellato nel 1995 e oggi a quasi vent’anni di distanza resuscita per l’access prime time della rete “giovane” di Mediaset, Italia 1.
Oggi alla conduzione troviamo il comico Angelo Pintus, giunto alle luci della ribalta dopo le sue svariate partecipazioni a “Colorado”. La direzione artistica è invece del regista Roberto Cenci cha ha diretto numerosi talent show e programmi televisivi di intrattenimento quali "Amici", "Italia's Got Talent", "Io canto", "Ciao Darwin" e "Lo Show dei Record".
È difficile prevedere se il programma riscuoterà il successo sperato. C’è da sottolineare che si pone come una vera e propria scommessa sulla quale il Gruppo del Biscione ha puntato molto, collocandolo nella fascia di palinsesto più ambita dagli inserzionisti, quella dove si registrano i più alti picchi di ascolto.
Scorrendo gli archivi Mediaset ci si accorge che al programma parteciparono anche future star della musica e dello spettacolo come Elisa, Tiziano Ferro, Silvia Salemi, Annalisa Minetti, Camilla Raznovich e Laura Chiatti.
Riuscirà uno dei brand storici di Mediaset a conquistare ascolti in un’epoca dominata dai talent show? Riuscirà un hardware tradizionale come il karaoke a contrastare o addirittura a trionfare su applicazioni di lip-sync come Dubmash che oramai spopolano incontrastate?
Il nuovo “Karaoke” risulta un’operazione audace ed anche un po’ vintage dal momento che pone nuovamente al centro dell’arena televisiva le piazze italiane con il loro pubblico spontaneo di gente comune e genuina.


scritto da Andrea Ferraro fonte Panorama.it