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FILM 11/12/2013

Lucky Red porta nelle sale un dramma reale capace di emozionare e far riflettere


“Philomena”, magistralmente diretto da Stephen Frears, mette in scena una storia vera e tragica resa nota da Martin Sixsmith nel 2009 con il libro "The lost Child of Philomena Lee". Presentato in anteprima il 31 agosto 2013 all'interno del concorso ufficiale della 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ha vinto il Premio Osella per la migliore sceneggiatura e altri premi ufficiali collaterali come il Premio Signis e il Premio P.Nazareno Taddei.
La parte della protagonista è straordinariamente interpretata dall'attrice quasi ottantenne Judi Dench, capace di vivificare l'angoscia di una madre che ha speso la vita alla ricerca di un figlio strappatole dalle braccia dalle religiose a cui la famiglia l’aveva affidata per aver commesso l'ingiurioso peccato di rimanere incinta al di fuori del matrimonio. Sul grande schermo, se ne erano già viste di vicende di madri in cerca dei loro figli, ma la carica emotiva che è in grado di trasmettere questo film è unica nel suo genere. Geniale è l'accostamento naturale e spontaneo di due tipi umani così differenti: da un lato, il razionale e meticoloso Martin (Steve Coogan), giornalista e studioso della storia russa che ha perso la fede in Dio e negli uomini; dall'altro Philomena, una donna incolta e un po' bigotta che nonostante avrebbe avuto mille ragioni per essere atea è rimasta ligia ai precetti fideistici che le sono stati insegnati perché capace di scindere Dio da coloro che hanno, alle volte, la pretesa di rappresentarlo. Il realismo che lo spettatore percepisce durante la visione è stato possibile grazie alla presenza sul set sia dello scrittore che della vera Philomena, che ha deciso di rivivere la propria sofferenza per non smettere di donare speranza a chi, come lei, ha un trascorso traumatico tale da inficiare il proprio presente, a causa di persone o istituzioni che hanno abusato (e talvolta continuano a farlo) del potere loro conferitogli per prevaricare chi, invece, avrebbero dovuto soccorrere. La visione di quest'opera carica di pathos e di forte impatto sociale è più che consigliata.


scritto da Serena Savardi fonte mymovies.it