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TELEVISIONE 25/02/2016

Finalmente è approdata su Sky Atlantic l'attesissima serie TV firmata da Martin Scorsese e Mick Jagger.


Analizzato, commentato e agognato già molto prima di andare in onda, "Vynil" è finalmente arrivato lunedì 15 febbraio su Sky -canale Sky Atlantic- con il suo primo episodio sottotitolato.

Una serie TV che racconta con tono disinibito e a tratti sfrontato la New York degli anni 70.
Il dipinto di una città che volteggia tra droga, sesso e musica; la musica è quella emergente, nei suoi generi più diversi, dal punk all'hip hop e poi l'immagine di un'industria discografica alle prese con un vero e proprio cambio epocale e che cerca dunque di rilanciare la propria etichetta attraverso band emergenti. Perno di questa situazione di trasformazione economica e di genere è il produttore discografico Richie Finestra -interpretato da Bobby Cannavale-, protagonista controverso della serie.
Una serie TV che vanta grandi nomi sia nella produzione, con Martin Scorsese, Mick Jagger, Terence Winter e Rich Choen; e un ampio cast dove, tra gli altri, compaiono Juno Temple, Ray Romano, Olivia Wilde, Andrew Dice Clay e Birgitte Hjort Sørense. Troviamo inoltre il figlio di Mick Jagger, James, che interpreta il cantante di una punk band dal nome "Nasty Bits".

Questa prima stagione ha in programma dieci inediti episodi che ci trasporteranno in un soffio nello spregiudicato mondo americano degli anni '70.
Nonostante al suo debutto gli ascolti non siano stati eccezionali, o almeno non pari alle aspettative, dopo la messa in onda del primo episodio, HBO ha già confermato la produzione della seconda stagione. A dispetto della media positività dello share, la critica si è infatti mostrata entusiasta ed ha espresso opinioni positive, in particolar modo per quanto riguarda la colonna sonora, la cura fin nei dettagli della ricostruzione ed il cast.

Non ci rimane dunque che segnare in agenda l'appuntamento del lunedì sera con "Vynil", ore 21.10 canale Sky Atlantic, ed abbandonarci alle sapienti mani di Scorsese e Jagger per farci teletrasportare in questi travolgenti Seventies.


scritto da Francesca Cucinotta fonte lastampa.it