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Mira Sorvino, Cavallo di Leonardo Miglior Attrice Non Protagonista in 'Mamme e figlie' nel 2016
FESTIVAL e AWARD 25/10/2019

Un doc diretto dal 3 premi Oscar Walter Murch, e Adriano Giannini nei corti italiani.


Un programma all’insegna di intime relazioni familiari, sesso, gravidanze e rapporti sociali ambigui in un mix di generi provenienti da tutto il mondo. Al suo primo film Linda Dombrovsky guida la classifica delle nomination con l’ungherese Pilate, candidato a 7 statuette. Tra i documentari Coup 53 montato da Murch, riconosciuto maestro del “sound editing”, e un cavernoso psicologo interpretato da Adriano Giannini segnano le nomination della XIX edizione del premio leonardesco dedicato al cinema.

Al suo 19º anno, MIFF Awards annuncia le candidature del Cavallo di Leonardo Da Vinci, premio-festival internazionale dove solo i vincitori hanno il privilegio di confrontarsi con il pubblico. Leonardo Da Vinci Film Society presenta i candidati alla statuetta leonardesca del cinema, in un gruppo di film, documentari e cortometraggi ecclettici con una profonda visione umana provenienti da 20 paesi, e annuncerà i vincitori in programma l’11 novembre.
Alla sua prima esperienza con un lungometraggio torna Linda Dombrovsky - già candidata al Cavallo nel 2017 per il suo corto di 18 min Cubeman - con un film maturo, pregnante e analitico sul rapporto di un amore tragicamente incompreso tra madre e figlia. Candidato a 7 premi tra cui Miglior Regia, Sceneggiatura ed entrambi le attrici co-protagoniste, Pilate, adatta al grande schermo il romanzo di Magda Szabó tradotto in dodici lingue.
Tra i documentari spicca Coup 53, lezione sulla storia moderna dell’Iran, anticipata qualche anno fa in chiave “fiction” da Argo, vincitore dell’Oscar, e montato dal maestro indiscusso del suono Walter Murch (3 Oscar e 6 Nomination) per il quale, in occasione del suo primo Oscar fu coniato il termine di “Sound Design” per il film Apocalypse Now.
Nei cortometraggi candidati da segnalare Il quadro alle tue spalle, dove Adriano Giannini interpreta magistralmente un maturo psicologo, tanto professionale quanto profondamente afflitto da una tragedia familiare, alle prese con una cliente incinta che riversa sul dottore una terapia reciproca dal finale a sorpresa, e La Gita, titolo pluripremiato sull’integrazione multiraziale.

I film vincitori verranno proiettati per il pubblico in anteprima, e premiati con la statuetta leonardesca e tutte le candidature sono consultabili sul sito www.miffawards.it


scritto da Walter Remo fonte MIFF Awards