facebook twitter
FILM 20/11/2020

Il capolavoro di Wong Kar-wai restaurato in anteprima al Torino Film Festival


'In The Mood For Love' compie vent’anni.

La versione restaurata in 4K verrà presentata alla trentottesima edizione del Torino Film Festival, edizione per cause di forza maggiore atipica, ma non per questo meno valida.
La riedizione del film, candidato alla Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2000, è stata supervisionata dal regista cinese stesso, realizzata dal laboratorio dell’Immagine Ritrovata di Bologna e da Criterion e distribuita in Italia da Tucker Film.
L'anteprima si terrà il 26 novembre alle ore 20:00 sulla piattaforma di MyMovies, di fronte a 500 spettatori virtuali.
Come ricorda il direttore del Festival Stefano Francia di Celle, il capolavoro di Wong Kar-wai è ‘un film fatto di silenzi e atmosfere raffinatissime che ha colpito il pubblico di tutto il mondo’, la cui ‘regia delicatissima riesce a rendere l’ansia, la trepidazione e il turbamento che il sentimento amoroso provoca in ciascuno di noi’.

Un film dove lo stile non è solo un modo di raccontare ma si fa sostanza: malinconico, etereo e sensuale come la storia che plasma. Wong Kar-wai costruisce una vera e propria estetica dell’inafferrabile, che è il sentimento platonico che unisce l’elegante Signora Chan al solitudinario scrittore Chow, dal momento in cui scoprono che i rispettivi coniugi hanno una relazione clandestina tra di loro.
In un'opera fatta di sguardi, gesti, parole mancate, abiti iconici e fumo di sigarette, si può ben comprendere l’importanza del restauro per tenere in vita la fotografia di Christopher Doyle e Mark Lee Ping-bing, che si commenta da sola. Sfocata e morbida, come il legame sublimato che unisce i due protagonisti e che diventa prima ricordo e poi segreto, bisbigliato nella cavità di un muro e sigillato affinché venga conservato per sempre.

Un film che racchiude la dolcezza di un sussurro, come quello finale che non si riesce a sentire, e lo struggimento della poesia.
Un film semplicemente indimenticabile.


scritto da Bianca Montanaro fonte TorinoOggi